Insomma, in due settimane Vendola e Bersani sono riusciti quasi a perdere le elezioni. Li ha salvati Tabacci, con i suoi Marxisti e il suo zero virgola. Grillo ha preso voti a tutti, ma soprattutto a loro, che ora li rivogliono indietro, come se ne fossero i legittimi proprietari. Eppure succederà quello che era chiaro da tempo: in Parlamento si è creata una maggioranza "di fatto", come mai finora. Chi non voterebbe oggi la legge anti-corruzione? Tutti tranne Berlusconi, che però ha 150 parlamentari in tutto, e quindi conta come il due di coppe con briscola a bastone. Morale: quei voti torneranno indietro. A qualche condizione, però. Ad esempio non serviranno per appoggiare accordi del tipo:«Abbiamo promesso di non toccare le tv di Berlusconi». Anche perché il Pd Violante che lo disse, non sarà in Parlamento. E gli elettori che hanno votato Grillo, l'hanno fatto anche per non rivedere più alcune facce, e mettere alle strette la sinistra. Facendole sudare freddo, e capire che o si danno una mossa o il giaguaro lo smacchiano da soli gli elettori. Che hanno sempre ragione, anche quando prepareranno il modulo per il reddito di cittadinanza e il rimborso Imu, per poi piegarlo di nuovo e riporlo in un cassetto.